Assegno di Inclusione, pessime notizie: queste famiglie lo perdono nei prossimi mesi

Lo stop all’assegno di inclusione colpisce migliaia di famiglie italiane: ecco gli ultimi aggiornamenti e i consigli per non farsi trovare impreparati.

L’Assegno di Inclusione (ADI), introdotto per sostenere le famiglie in difficoltà economica, sta per subire una battuta d’arresto che potrebbe lasciare molte di esse “scoperte”. Questo scenario, confermato dalla circolare INPS n. 105 del 16 dicembre 2023, deriva da una clausola spesso trascurata che prevede una pausa obbligatoria tra i periodi di erogazione del beneficio.

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Assegno di Inclusione, pessime notizie: queste famiglie lo perdono nei prossimi mesi. (Gioventuribelle.it)

Secondo la normativa vigente, l’ADI viene erogato per un massimo di 18 mesi consecutivi. Al termine di questo periodo, è possibile richiedere un rinnovo per ulteriori 12 mesi. Tuttavia, tra la fine del primo ciclo e l’inizio del successivo, è obbligatorio un mese di sospensione del beneficio. Questo significa che, nel 2025, molte famiglie che hanno iniziato a percepire l’assegno nel 2024 si troveranno senza sostegno economico per almeno un mese.

Chi sarà colpito dalla sospensione nel 2025: le date da tenere presenti

Le famiglie che hanno iniziato a beneficiare dell’ADI a partire da gennaio 2024 saranno le prime a subire questa interruzione. Ad esempio, chi ha ricevuto la prima mensilità a gennaio 2024 vedrà scadere il periodo di 18 mesi a giugno 2025. Di conseguenza, luglio 2025 sarà il mese di sospensione obbligatoria, con la possibilità di presentare una nuova domanda a partire da agosto 2025. Questo schema si ripeterà per coloro che hanno iniziato a percepire l’assegno nei mesi successivi: inizio erogazione a febbraio 2024, sospensione ad agosto 2025, nuova domanda a settembre 2025; inizio erogazione a marzo 2024, sospensione a settembre 2025, nuova domanda a ottobre 2025. E così via, seguendo lo stesso schema per i mesi successivi.

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Chi sarà colpito dalla sospensione nel 2025: le date da tenere presenti. (Gioventuribelle.it)

Questo meccanismo implica che nel 2025 molte famiglie riceveranno solo 11 mensilità invece delle 12 previste, a causa del mese di sospensione obbligatoria. È importante sottolineare che questa pausa non rappresenta una novità, ma era già prevista nella struttura dell’ADI sin dalla sua introduzione, riprendendo un modello simile a quello del precedente Reddito di Cittadinanza. Per ridurre al minimo l’impatto di questa sospensione, è fondamentale che le famiglie interessate pianifichino con attenzione il processo di rinnovo dell’assegno. La domanda di rinnovo può essere presentata nel mese successivo all’ultimo pagamento ricevuto. Ad esempio, se l’ultima mensilità è stata erogata a giugno 2025, la nuova domanda potrà essere inoltrata a luglio 2025, con ripresa dei pagamenti da agosto 2025.

Tuttavia, è cruciale rispettare i tempi e assicurarsi che la domanda sia completa e corretta per evitare ulteriori ritardi nell’erogazione del beneficio. Inoltre, durante il mese di sospensione, le famiglie dovranno gestire le proprie finanze senza il supporto dell’ADI, rendendo necessaria una pianificazione oculata delle spese.

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